TUTELA NOMI A DOMINIO
Il nome a dominio è l’indirizzo in formato alfabetico di un sito web.
Ciò posto, si consideri che ad ogni elaboratore collegato ad Internet viene attribuito in automatico un indirizzo IP (internet protocol address), il quale è composto da numeri che indentificano lo stesso elaboratore. E, dunque, poiché i nomi alfabetici sono più facili da memorizzare rispetto ad un numero, per facilitare l’indirizzamento ad un sito prescelto dall’utente, al numero identificativo IP viene agganciato un nome, che è, per l’appunto, il nome a dominio.
Quindi, il nome a dominio serve a trovare in rete il sito che si sta cercando. Difatti, una volta digitato il nome del sito (nome a dominio) saranno i server a trasformarli nella sequenza di numeri consentendo al browser, in tal modo, di visualizzare velocemente il sito.
Il nome a dominio è composto da 3 diversi elementi:
- Il prefisso “www” (World Wide Web) è un suffisso convenzionale che indica un sito internet;
- Il “Top Level Domain” (TLD): è posto nella parte finale del nome a dominio ed indica la tipologia di sito (.com sito commerciale; .org organizzazione senza scopo di lucro etc), oppure, indentifica un determinato ambito territoriale (.it per l’Italia; .fr per la Francia etc);
- Il “Second Level Domain” (SLD): è posto nella parte centrale del nome a dominio ed identifica il titolare del sito. Esso svolge la funzione distintiva tipica del nome a dominio. In altri termini, questa è la parte del nome a dominio che contraddistingue l’azienda o la persona e, quindi, i prodotti ed i servizi offerti.
Ebbene, le controversie in materia di nomi a dominio hanno ad oggetto proprio Second Level Domain (SLD).
Per una dettagliata panoramica sugli strumenti a tutela dei marchi e, quindi, dei nomi a dominio messi a disposizione dal Codice della Proprietà Industriale vi invitiamo a visitare la sezione azioni legali a tutela del marchio presente sul questo sito.
Quali requisiti sono richiesti per ottenere la riassegnazione?
- La prima condizione è che il nome a dominio opposto sia identico o confondibile con un marchio o un altro segno distintivo sul quale il reclamante vanta diritti, oppure, identico al suo nome e cognome.
- La seconda condizione è che il Registrante (cioè l’attuale assegnatario del dominio) non vanti alcun diritto o titolo sul nome a dominio oggetto di opposizione.
- La terza condizione necessaria per la riassegnazione del nome a dominio è la malafede nella registrazione e nell’uso del dominio stesso da parte dell’attuale assegnatario.
Per ottenere la riassegnazione, il reclamante dovrà dimostrare la sussistenza della prima e dell’ultima condizione.
Il nostro Studio può assistervi in tutte le fasi delle procedure amministrative e giudiziali per la tutela dei vostri nomi a dominio. Per qualsiasi dubbio e/o informazione contattateci, i nostri professionisti sono a vostra disposizione.